sabato 5 aprile 2014

Le tome di Villa


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Tutto comincia nel lontano 1968 quando Villa Vinicio, da sempre appassionato della vita contadina e affascinato dal territorio in cui da pochi anni si è trasferito con la moglie e il figlio Massimo di 6 anni, decide di intraprendere la vita dell’affinatore di tome. Un tempo, data l’abbondanza del prodotto, questo lavoro si riduceva a mero centro di raccolta di tutte le tome della zona. La figura dell’affinatore si evolve solo negli ultimi anni a causa della notevole diminuzione dei produttori locali a cui si affianca la ricerca di un prodotto sempre più specializzato e curato.

Massimo,che nel frattempo ha intrapreso con passione questa professione, in pochi anni riesce a riscuotere notevole successo sia grazie al suo carattere sia alla eccelsa qualità del suo prodotto. Il segreto del suo successo? Selezionare esclusivamente le eccellenze che meglio rappresentano i diversi modi di intendere la toma. Tra Massimo e le aziende che per lui producevano si crea un rapporto di stima, fiducia e amicizia al punto che divenne abitudine chiamarli “i miei margari” (il margaro è la figura del contadino valchiusellese). I produttori custodiscono gelosamente anche il più piccolo segreto di quest’arte tramandata da generazioni che ricreano quotidianamente. In ogni toma troviamo celata sotto diverse forme la firma del proprio artista, dalla più visibile (grandezza e forma) alle più complesse tipologie di lavorazione fino alle differenze organolettiche.

In breve tempo l’azienda riscuote grande successo in tutta la zona al punto che Claudia, moglie di Massimo, ed Elena, la figlia, decidono di trasformare il loro piccolo punto vendita non solo più in un negozio di paese ma in una boutique del formaggio nel quale è possibile trovare ogni tipo di toma locale in moda da accontentare i più differenti gusti i ogni cliente.

Nel corso degli anni l’azienda ottiene riconoscimenti e premi, viene segnalata nelle più prestigiose guide del settore e partecipa alle più importanti manifestazioni. La passione di Massimo colpisce anche Slow Food che in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino riconosce nel 2006 “Le Tome di Villa” con il titolo di “ Maestro del Gusto”.

Nel 2007 la famiglia Villa subisce un brutto colpo, Massimo viene a mancare. Crolla un punto di riferimento e si crea un vuoto difficilmente colmabile. Ad affiancare Claudia ed Elena nel mantenere viva la passione per il prodotto e per il territorio entra così il figlio più piccolo Matteo, giovane ma non del tutto nuovo a questo mondo poiché fin da piccolo ha seguito le orme del padre dal quale è riuscito a carpire i più piccoli trucchi del mestiere al punto che nel 2008 riesce a ottenere nuovamente il premio già conquistato dal papà. La famiglia Villa continua a proporre prodotti di altissima qualità con la passione e l’esperienza di sempre giungendo così alla terza generazione i ci auguriamo per ancora molti anni a seguire.

tomavalchiusella


creatyo

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