Santa Maria Navarrese, è una frazione costiera del Comune di
Baunei, nella
Provincia dell'Ogliastra.
Conta circa 1450 abitanti, situata sulla costa centro-orientale della
Sardegna, a circa 150 km a nord di Cagliari, e 160 km a sud di Olbia. Il
paese e la spiaggia sono adiacenti all'abitato di
Tancau sul Mare.
Territorio
Santa Maria Navarrese offre un paesaggio caratterizzato dalla tipica
macchia mediterranea, che si riflette nelle acque trasparenti del suo
piccolo golfo.
Storia
Il paese, costruito dalla popolazione di Baunei dopo il
1950,
conserva un nome antico e ancora misterioso, legato alla storia lontana
del medioevo ed alla leggenda. Il simbolo di Santa Maria Navarrese è la
chiesetta medievale che si trova al centro della piazza, circondata da
maestosi olivastri millenari. Questa chiesa, secondo appunto la
leggenda, è stata fatta costruire poco dopo l'anno
1000, dalla Principessa di
Navarra, proveniente dall'omonima regione spagnola, in onore della Vergine per essere sopravvissuta al naufragio della sua nave.
Fra le varie testimonianze quella più verosimile pare quella di Francisco de Vico membro del Supremo Consiglio di Sua Maestà il
re di Spagna che nella sua “
Historia general” racconta che la Sardegna, ormai liberata dal “
barbaro dominio e dal giogo tirannico dei saraceni”, mentre
genovesi e
pisani litigavano fra loro per spartirsi quella parte di Sardegna che era stata occupata dai
Mori, fu nuovamente aperta al libero commercio delle nazioni cristiane d'Europa. In questo contesto storico, secondo il Vico, nel
1065 una figlia del
re di Navarra che di proposito cambiò sia il suo nome che le sue origini si rifugiò in Sardegna, in
Ogliastra,
ove, senza sentire la mancanza della sua patria, bene accolta come se
fosse nata in Sardegna, edificò una chiesa alla Vergine che porta ancora
il suo nome. La chiesa infatti è intitolata alla Beata Vergine Assunta e
il borgo rivierasco prende il nome di Santa Maria Navarrese.
L'intitolazione Santa Maria Navarresa è presente nelle cronache tardo
quattrocentesche, del tardo cinquecento e del
1639,
a testimoniare che un evento, un fatto storico, lo sbarco di una figlia
del re di Navarra, ha poi dato luogo a cronache leggendarie tra loro
discordanti sulle ragioni del viaggio e dello sbarco ma tutte
concordanti sulla presenza di una figlia del
re di Navarra sulle coste dell'Ogliastra nel sito preciso in cui venne edificata la chiesa.
Monumenti e luoghi di interesse
La chiesa di Santa Maria di Navarra
La chiesa di Santa Maria di Navarra viene datata al
XI secolo
ed è il più antico monumento architettonico di Baunei. La povertà delle
fonti è un grave ostacolo alla datazione certa ma i segni materiali
della cultura iberica presenti nella chiesa altomedievale di Santa Maria
Navarrese sono inequivocabili.
Nel 1959-60 vennero condotti dei lavori di restauro che portarono
alla luce molteplici informazioni sull'architettura originaria della
chiesa. La prospezione dello scavo ha rivelato che la chiesa originaria,
lunga appena 12 metri, aveva una piccola abside semicircolare, con
raggio di 1,43 metri.
Erano presenti l'altare maggiore due altarini laterali, nonché due
bancate di pietra a forma di L ai lati dell'altare utilizzati dal clero e
dalle massime autorità del giudicato di Ogliastra il giorno
dell'Assunta, il 15 agosto, perché rappresentava il cuore della chiesa.
La chiesa originaria aveva una pianta a tre navate divise fra loro da
quattro arcate sostenute da pilastri di forma abbastanza rara in Italia:
trattasi di archi a fungo, a ferro di cavallo, tecnicamente chiamati
“oltrepassati “, archi preromanici diversi dai due archi chiaramente
romanici della parte anteriore della chiesa costruiti nei secoli
successivi all'XI per il suo ampliamento. La rarità di tali archi a
fungo della chiesa originaria, sopravvissuti per un millennio e giunti
sino a noi, ha creato un piccolo mistero sulla loro origine e
significato culturale, storico e simbolico, ed un dibattito i cui
contributi hanno sciolto l'enigma riportando la loro origine alla
cultura religiosa visigota e mozaraba dei secoli VII-VIII-IX.
L'altare maggiore era stato costruito in muratura di pietra
intonacata e al suo interno conteneva il reliquiario d'argento niellato
probabilmente dono della fondatrice della chiesa. Il reliquiario
d'argento niellato
mozarabo
è un'altra prova della presenza della cultura nord iberica nella chiesa
di S. Maria Navarrese. Il prezioso oggetto a forma di cuore delle
dimensioni di cm 4x4, cavo e dorato internamente, era racchiuso
nell'altare della chiesa dentro un'urna di pietra sigillata con cera
vergine e mantiene ancora oggi il mistero dell'identità del santo al
quale appartenevano le reliquie. Il cuore è custodito dal vescovo
d'Ogliastra nel museo della diocesi a
Lanusei. Il tetto della chiesa era a capriate con il cannicciato che sosteneva la copertura in tegole sarde.
Sempre nel restauro del
1959
vennero demolite le “cumbessias” locali adiacenti la chiesa che
ospitavano i fedeli durante i giorni della festa e servivano agli
“obrieri” come deposito di attrezzi e di sementi. Inoltre erano per i
naviganti che approdavano per sbarcare ed imbarcare merci, dal Seicento
alla fine dell'Ottocento, un prezioso punto di appoggio e di sosta per
immagazzinare e depositare le merci per gli scambi. Con questa
demolizione si cancellò uno dei legami secolari della chiesa con la sua
festa e con la civiltà agropastorale di Baunei di cui la festa era
espressione e sintesi il 15 agosto, il giorno dell'Assunta, momento di
conclusione felice dell'annata agraria prima del mese di settembre
chiamato non a caso mese de cabudanni ( mese di inizio dell'anno ). Nel
1955-56 venne costruito il muro di sostegno della chiesa; quest'opera
ebbe come conseguenza negativa l'effetto di spezzare l'unità dello
spazio agricolo unitario che circondava la chiesa segnando una
frattura fra la medesima e gli olivastri sottostanti; nelle operazioni
di scavo venne riportato alla luce l'enorme masso a coppelle del
neolitico che testimoniò il fatto che la chiesa cristiana venne
edificata su un più antico luogo di culto, prova certa di sincretismo
religioso. Nel
2013 si è concluso l'ultimo restauro.
La torre spagnola
Un'altra testimonianza storica di Santa Maria Navarrese è la torre
spagnola, vecchia postazione d'avvistamento contro le incursioni
saracene del
XVII secolo.
Turismo
Santa Maria è nota soprattutto come località balneare per la spiaggia
e il porto turistico.Santa Maria Navarrese ha un porticciolo turistico,
dal quale soprattutto nel periodo estivo, piccole e grandi imbarcazioni
turistiche permettono di visitare circa 40 km di costa, tra i più belli
e incontaminati del Mediterraneo. Tra i luoghi più conosciuti: Cala
Follò,
Cala Goloritzè,
Cala Luna,
Ispùligi de Nie (detta anche
Cala Mariolu) e
Cala Sisine.