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Il Trofeo Nazionale Pizza Eccellenze d' Italia -
Il nome di “Trofeo Nazionale Pizza Eccellenze d' Italia”, seconda edizione non è casuale, lo chiariamo subito e nel massimo rispetto delle millanta manifestazioni, eventi e campionati che nel mondo pizza si tengono e soprattutto in Italia. Noi tutti, dal Vice Presidente Nazionale Marcello Lamberti, coordinatore dell’API Calabria e Scuola Nazionale di Rende, a Pietro Tangari detto Pedros, anche Consigliere Nazionale, ai Maestri Pizzaioli come Tony Sergione e Mauro Mazzotta, sino a Katia Ritacco nostro Ufficio di Segreteria, e così via ai tanti degli associati API Calabria, abbiamo voluto interpretare sino in fondo la filosofia che il grande Maestro pizzaiolo Angelo Iezzi, Presidente API Nazionale, ha dato da sempre, dalla nascita della sua Associazione Pizzerie Italiane, infondendo questo spirito a tutti gli associati. Una filosofia che esalta le qualità intrinseche delle Pizzerie di vario genere, ma di concreta qualità, ed evidenzia quelle dell’uomo pizzaiolo, professionista grande artigiano e ben consapevole e preparato in tutto nell’offerta alla sua clientela. Dunque realizzando, anche nella seconda edizione nella bellissima location del T Hotel nella zona di Lamezia Terme, non un ennesimo “campionato” nazionale od addirittura mondiale…, ma una esibizione-competizione delle singole professionalità, di giovani e meno giovani (ovviamente salvo l’equipe degli istruttori della Scuola di Rende) e della esaltazione, consapevole ma misurata, di quelle materie prime (oltre l’impasto e la sua fondamentale lievitazione e quindi perfetta cottura) che elevano la pizza finale, qualunque tipo essa sia, e promuovono concretamente il territorio. Del resto di Campionati Nazionali ed importanti l’API ne fa uno e non a caso da ben 16 anni, con evidente successo e partecipazione vera dalle varie regioni, così come per le delegazioni estere di folta rappresentanza, sia come numero di nazioni che per singoli partecipanti. Oltre ad altre, e giustamente poche, occasioni internazionali presenti in Italia, realizzate storicamente anche da altreassociazioni od organizzazioni del settore. E quindi fare l’ennesimo “campionato” roboante, tanto per affiggere patacche o fare a gara sulle dimensioni dei trofei, quando non addirittura ricorrendo al nome “mondiale”, come vezzo purtroppo diffuso nell’ambiente, non rientra per nulla nella mentalità e filosofia dell’API Calabria che invece punta alla qualità e non alla quantità, ed ancora meno quando si assiste ad ipotetiche internazionalità rappresentate da pochi concorrenti presi alla buona o perché parenti ed amici di chi variamente organizza. Il mondo della pizza e delle pizzerie coi suoi protagonisti ha invece bisogno di ben altra politica di riconoscimento, pur dando spazi opportuni, premi e concorsi nelle occasioni giuste ed appropriate, ma mai dimenticando la formazione seria (c’è chi offre una settimana tutto compreso, ovviamente a costi salati, “et voilà” ecco il professionista-pizzaiolo pronto…!!) e con aggiornamenti continui nel rispetto d’una professione di arte bianca che non è seconda a nessuno nell’universo agro-alimentare prima e quindi enogastronomico attuale…Evviva!!!
Bruno Sganga
Giornalista Enogastronomo
Ufficio Stampa API
Giornalista Enogastronomo
Ufficio Stampa API